A parte la Chiesa Cattolica con il suo universalismo e il suo paternalismo, non sono pochi in Italia che pretendono dal proprio Paese di “aprire le porte”, accogliere e ospitare. Pur sapendo che l’afflusso può essere di innumerevoli individui, eterogenei e inconciliabili tra loro e con gli ospiti, aperturisti e buonisti continuano a pretendere e a difendere la loro accoglienza e ospitalità. La constatazione che l’Italia ha risorse esigue, che molti suoi cittadini non trovano lavoro e lo cercano altrove espatriando, non distoglie quei non pochi italiani che ritengono di essere progressisti, umanitaristi e altruisti, dal perseverare nella loro presunzione.